Sismabonus 2021: ecco come funziona la detrazione

Sismabonus 2021: ecco come funziona la detrazione

Maggio 5, 2021 Off Di admin

Nell’ambito della legge di Bilancio del 2021, è stato confermato il meccanismo del Sismabonus 2021. Parliamo di un bonus al 110% per i lavori di miglioramento sismico e anche per comprare immobili antisismici.  La manovra finanziaria quindi ha stabilito che ad esempio, i condomini che hanno concluso almeno il 60% dei lavori hanno di tempo fino al 31 dicembre 2022, mentre per tutti gli altri la proroga è fino al 30 giugno 2022.

In pratica, si è deciso di prorogare sia lo sconto in fattura che la cessione del credito. Il Sismabonus permette infatti la detrazione Irpef o Ires che viene riconosciuta ai contribuenti, società o privati, che effettuano dei lavori per la messa in sicurezza di edifici e delle proprie case o la messa in sicurezza nelle zone sismiche 1, 2, 3 ad esclusione della zona sismica numero 4.

 

Come funziona la detrazione Sismabonus 2021

 

La detrazione Sismabonus 2021, arriva fino al 110% ed è applicabile a tutti gli interventi previsti a condizione che vengano eseguiti con uno specifico intervento indicato nell’ambito del precedente Decreto Rilancio. Infatti, l’impresa di costruzioni che andrà ad eseguire i lavori deve occuparsi di svolgere interventi che rientrano in quelli già previsti del Decreto dello scorso anno e parliamo quindi di: 

  • Isolamento termico delle superfici opache orizzontali e verticali, che riguardano tutto l’involucro dell’edificio con un’incidenza pari al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio. Ovvero il cosiddetto cappotto termico.
  • Interventi su edifici unifamiliari per sostituire gli impianti per il riscaldamento o quelli di climatizzazione estiva, ma anche per la fornitura di acqua calda sanitaria, pompa di calore, nonché impianti geotermici e ibridi, impianti fotovoltaici e impianti per la microcogenerazione. La spesa non deve superare i 30 mila euro, compreso lo smaltimento e la bonifica dell’impianto che si è andato a sostituire. 
  • Il bonus prevede anche interventi sulle parti comuni di edifici per sostituire impianti di climatizzazione, impianti fotovoltaici di ultima generazione oppure anche impianti di microcogenerazione il cui valore non supera i 30 mila euro,  moltiplicato per il numero di unità immobiliari che vanno a comporre all’intero edificio.

In pratica, il Sismabonus 100% è fruibile soltanto se si va ad agganciare a questi interventi trainanti che riguardano l’efficientamento energetico.

 

Il Sismabonus nel Decreto Rilancio

 

Il Sismabonus nasce proprio con il Decreto Rilancio per poi cambiare con una sorta di nuova struttura. Infatti, il Decreto Rilancio ha lanciato la cosiddetta cessione del credito che può essere prevista anche nel Sismabonus, per gli interventi edilizi. In pratica, si va a cedere il credito per recuperare il patrimonio edilizio, per le misure antisismiche ed anche per gli interventi per cui è prevista la detrazione del 50% ed era già previsto l’Ecobonus al 65%. 

Come già accennato, sono quindi da calcolare gli interventi che erano già previsti per la detrazione al 50% in fattura o l’ecobonus al 65%. La cessione del credito è prevista per delle misure antisismiche generali, per la demolizione e ricostruzione di fabbricati venduti entro 18 mesi, per una riduzione di classe sismica (sia di una che di due classi) e anche per gli interventi che vanno a ridurre il rischio sismico per le strutture condominiali.

 

Come ottenere la detrazione del Sismabonus 2021

 

Per ottenere la detrazione del Sismabonus 2021, è necessario andare a classificare prima il rischio sismico e poi prevede gli interventi previsti nell’ambito di questo bonus. Successivamente, bisognerà anche affidarsi a delle imprese del settore, in modo tale che l’agevolazione potrà essere applicata nel miglior modo possibile. 

È anche opportuno sottolineare che esiste il Sismabonus Acquisto. Si tratta di una detrazione riservata agli acquirenti di nuove unità immobiliari edificate nelle zone di rischio sismico al posto di fabbricati demoliti. L’impresa quindi poi dovrà vendere questi fabbricati entro 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori e quindi, l’acquirente potrà avere una detrazione sul prezzo di vendita fino 96 mila euro.