
Visitare Vigevano
Vigevano, una cittadina lombarda in provincia di Pavia, ha parecchie testimonianze storiche da offrire all’attenzione del visitatore ma anche stupende proposte architettoniche ed artistiche che sono il fiore all’occhiello di questa cittadina e motivo di ampio interesse da parte dei turisti.
Com’è Vigevano
Era l’anno in cui Cristoforo Colombo sbarcava in America, credendo di essere nelle indie, quando veniva fondata Vigevano. A parte le polemiche e le rivisitazioni storiche che dicono che, in realtà Colombo era già stato in America prima del 1492 e la presunta scoperta era in realtà un suo ritorno dopo una prima volta in cui già aveva lasciato personaggi dell’epoca in quelle terre, resta il fatto che davvero in quell’0anno vide la luce Vigevano.
Due anni dopo la sua fondazione, Vigevano già fu pronta ad accogliere la visita di Carlo VIII di Francia. Fu il Bramante a progettare il nucleo di Vigevano insieme al genio di Leonardo da Vinci di cui si ricorda in questi giorni il 500° anniversario della morte in quel di Amboise, uno dei Castelli più rinomati della Valle della Loira.
Pare che in realtà Leonardo da Vinci non abbia avuto una reale partecipazione nella progettazione urbanistica di Vigevano ma certamente suo è il progetto della canalizzazione dell’acqua tutto intorno al nucleo centrale della città
Piazza Ducale e Castello Visconteo
Tutto nacque attorno alla costruzione della Piazza centrale di Vigevano, piazza Ducale, quindi una Piazza quattrocentesca elegante e armonica voluta da Ludovico il Moro, allora Signore di Milano.
Proprio il Signore di Milano volle trasferirsi con tutta la sua corte in questa nuova Piazza pensata come Palazzina di Caccia. Questa doveva essere, nell’idea di Ludovico il Moro, di fatto l’anticamera di ingresso nella’ancora più grandioso Castello Visconteo-Sforzesco, un’edificio vicino ed imponente che è uno dei più grandi d’Europa.
Oggi questi spazi sono visitabile due nuovi spazi interessano i visitatori: si tratta degli ambienti un tempo dedicati alle feste e agli spettacoli riaperti alla visita solo nel 2017 come anche le stanze di Beatrice d’Este. Questa venne progettata dal Bramante come “nursery” della Duchessa con annessi gli alloggi per le ancelle che sono a loro volta visitabili da gennaio 2018.
In ogni caso Piazza Ducale rappresenta certamente un eccellente esempio di piazza rinascimentale e una luminosa testimonianza di architettura lombarda del XV secolo, un rettangolo del quale tre lati sono edificati mentre il quarto è occupato dalla Cattedrale. La piazza ha un po’ cambiato aspetto con il tempo.
In origine c’erano due archi che sono scomparsi con il tempo per fare spazio a due strade. Dalla piazza si saliva al Castello con una lunga rampa di pietra che dal centro della Piazza conduceva direttamente all’ingresso del Castello in corrispondenza della Torre.
La Cattedrale
Come accennato, uno dei lati della Piazza vede la presenza della Cattedrale. Sulla piazza, prima di ammirare la Cattedrale, si possono notare i comignoli delle case che vi si affacciano, con tetti volutamente tutti diversi uno dall’altro volendo riprodurre idealmente le Torri dei Castelli del Feudo di Vigevano sotto il dominio degli Sforza.
La Cattedrale presenta una facciata di forma concava ed è consacrata al Santo Patrono della città, lo stesso di Milano, Sant’Ambrogio. Da visitare assolutamente all’interno del Duomo il Museo del Tesoro del Duomo con ammirevoli collezioni che si sono costituite a partire dal 1534 e arricchite da progressive donazioni al Vescovo di Vigevano che le ha poi “girate” alla Cattedrale.
Si conservano qui anche importanti manoscritti e anche un prezioso paramentale ricamato con fili d’oro che fu utilizzato dal Papa per incoronare Napoleone come Re d’Italia il 26 maggio 1805.
Tornando al Palazzo Ducale, ti invitiamo a visitare in particolare lo spazio museale dedicato a Leonardo da Vinci in cui sono custoditi importanti documenti e manoscritti tra cui il famoso Codice di Vigevano che mostra bozzetti delle “Macchine d’Acqua e studi su diversi fenomeni atmosferici sui quali il famoso genio fiorentino fece importanti studi durante i suoi 17 anni di presenza a Milano, prima di trasferirsi in Francia dove visse fino alla morte.