Gli squilibri degli elettroliti

Gli squilibri degli elettroliti

Aprile 15, 2019 Off Di admin

Nel nostro corpo i sali minerali detti anche Elettroliti, hanno funzioni fondamentali. Devono essere presenti nell’organismo in specifiche quantità e quando sono in eccesso o in carenza si creano situazioni che vanno da semplici disturbi fino a condizioni piuttosto gravi che richiedono trattamenti d’urgenza.

Cosa sono gli elettroliti

Gli elettroliti sono sostanze di notevole importanza nel funzionamento dell’organismo. Questi consentono, infatti, la miglior funzionalità possibile delle cellule.

tutti gli elettroliti hanno la loro funzione specifica nell’organismo ma alcuni sono ancora più rilevanti di altri. Molto probabilmente in occasione di analisi del sangue il medico avrà anche richiesto la determinazione del Sodio, del Potassio, del Calcio, molto meno frequentemente di altri elettroliti.

Questi elettroliti sono fortemente coinvolti nella contrazione muscolare, ad esempio, consentono al metabolismo la trasformazione di varie sostanze in energia e molte altre funzioni. Anche il cuore è un muscolo, quindi uno squilibrio negli elettroliti influisce anche e soprattutto nella funzione cardiaca.

Da ciò si comprende l’importanza che gli elettroliti siano presenti nelle giuste quantità nell’organismo ma anche un loro eccesso porta a problemi.

Come il corpo gestisce gli elettroliti

L’equilibrio degli elettroliti nell’organismo è tanto importante che la natura ha previsto meccanismi di controllo e regolazione della loro presenza. Alcuni ormoni che sono secreti soprattutto dall’ipotalamo e ipofisi, due ghiandole all’interno del cervello, hanno il compito di comandare soprattutto a reni e surreni di trattenere alcuni elettroliti e non altri, ad esempio, o di eliminarne una parte per mantenere il corretto equilibrio.

Specifici “sensori” nei reni hanno il compito di rilevare la quantità di Sodio e Potassio nel sangue. Questi sensori mandano l’informazione al cervello che decide il rilascio di ormoni che vanno a comandare in maniera modulata la funzione renale di eliminazione o di trattenere tali elettroliti secondo la necessità.

Poiché tale processo prevede l’eliminazione attraverso l’urina, ecco che si realizza la necessità in alcuni casi di aumentare il liquido circolante, quindi questi meccanismi influenzano anche il senso della sete, poiché la massiccia eliminazione dell’eccesso porta anche l’eliminazione di più liquido, con rischio di disidratazione.

Questo spiega, ad esempio, perché quando mangi cibi salati, ricchi di sodio ti viene più sete: viene letto l’eccesso di sodio, viene comandata la sua eliminazione per riequilibrare e quindi i reni eliminano più liquidi con presenza di sodio, liquidi che devono essere ripristinati.

Squilibri di elettroliti

Nell’organismo si possono realizzare con una certa facilità squilibri di elettroliti per diverse cause. Tra queste certamente una delle più rilevanti, soprattutto nei soggetti più anziani è la disidratazione.

Gli anziani hanno spesso una carenza nel senso della sete che fa sì che la persona beva troppo poco, aumentando la concentrazione nel sangue degli elettroliti. Questo comporta facilmente nel medio-lungo termine l’irrigidimento delle arterie, soprattutto quelle di minor calibro, tra cui le coronarie.

Sottoposte a pressione, queste possono rompersi e provocare infarto cardiaco o se si verifica nel cervello, Ictus. Siccome Sodio e Potassio, insieme ad altri elettroliti, concorrono al battito cardiaco, un loro scompenso porta a problemi cardiaci anche molto seri.

Comunque, d’altra parte, anche eventi più banali e frequenti come diarrea, vomito, sudorazione profusa, assunzione di alcuni medicinali, possono facilmente e rapidamente causare squilibri di elettroliti.

Cause degli squilibri

Già quelle che abbiamo riportato sopra sono cause di squilibri di elettroliti e sono anche tra le più frequenti, possiamo anche dire “fisiologiche” in quanto non legate a particolari patologie.

Molte malattie possono portare ad uno squilibrio: abbiamo detto che reni e surreni hanno un ruolo fondamentale nel controllo dell’equilibrio, quindi malattie di questi organi possono facilmente essere causa di squilibri.

In questo si innesta anche il controllo ormonale: se l’ipotalamo o l’ipofisi non funzionano a dovere viene a mancare la lettura dei dati dai sensori renali e la conseguente liberazione delle corrette quantità di ormoni di controllo.

Alcune malattie di queste due ghiandole nel cervello può causare il mancato rilascio degli ormoni di controllo dell’equilibrio degli elettroliti, sebbene l’indicazione dei sensori del rene avvenga correttamente e venga anche letta in modo corretto ma non abbia la conseguente azione da parte dell’ipofisi.