Psichiatra e psicoterapeuta: quali sono le differenze?

Psichiatra e psicoterapeuta: quali sono le differenze?

Novembre 22, 2021 Off Di admin

Negli ultimi anni, il ricorso alla psichiatria e alla psicologia è diventato sempre più importante, soprattutto in virtù di un tabù che sembra essere stato anche a mente superato da tantissime persone che, per problematiche di diverso tipo, portano numerose persone a volersi affidare a realtà sempre più importanti dal punto di vista medico e soprattutto umano. Inoltre, le possibilità di accesso a certe tipologie di trattamento sono sempre più diffuse, basti pensare alla psicoterapia online o a tantissime altre forme di accesso a psicologi psichiatri e psicoterapeuti che permettono di risolvere le proprie problematiche nel migliore dei modi. Tuttavia, vale la pena chiarire nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere la differenza tra uno psichiatra e uno psicoterapeuta, sia dal punto di vista medico, sia per quel che concerne possibili trattamenti e precisazioni che possono essere realizzate da parte dei diversi professionisti del settore. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a tal proposito.

Chi è lo psichiatra?

Cercando di analizzare quale sia la differenza tra uno psichiatra e uno psicoterapeuta, non si può prescindere da un approfondimento delle diverse figure professionali da un punto di vista prettamente medico e professionistico, cercando di comprendere quale sia la base degli studi e delle predisposizioni di ogni operatore di un determinato settore. Partendo dalla psichiatria, fortemente riconosciuta anche nell’ambito dell’ordinamento medico italiano e, per questo motivo, sempre più diffusa e preponderante negli ultimi anni, la psichiatria porta un operatore e professionista a essere, e base, un laureato in medicina e chirurgia con specializzazione in psichiatria. 

Ciò significa che, di base, il percorso di studi condotto da uno psichiatra è di natura medica e, naturalmente, ciò si riflette nel suo andamento lavorativo e professionistico. Inoltre, ciò determina anche una delle decisioni dello psichiatra, che può prescrivere farmaci e psicofarmaci, o richiedere valutazioni di natura medica e clinica, per alcuni casi particolari, differentemente dallo psicologo che, invece, non può avere questa possibilità. In termini prettamente medici, la psichiatria è ritenuta come la branca specialistica della medicina che permette di curare, prevenire, riabilitare e studiare disturbi mentali e comportamenti psicopatologici. Ovviamente, oggetto maggiore della valutazione e degli studi di natura psichiatrica è caratterizzato dai disturbi psicopatologici, di cui è oggetto di studio la sintomatologia, le manifestazioni e i possibili trattamenti e rimedi dal punto di vista medico, che può essere caratterizzato attraverso la cura di diverso tipo, stabilita in base alle decisioni che vengono prese nei riguardi del paziente. 

La psichiatria, per sua stessa natura, può a prevedere anche una formazione psicoterapeutica, in base agli specifici titoli dello psichiatra e, soprattutto, in base alla casistica di un paziente per il quale, in alcune occasioni, potrebbe dover essere riconosciuto l’intervento di uno psicoterapeuta, dal momento che il semplice psicologo o psichiatra potrebbe non essere in grado di risolvere o trattare un problema. Infine, psichiatra è libero di valutare quale sia il percorso formativo da effettuare, sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista medico, oltre che libero di decidere di interrompere un percorso di valutazione e cura psichiatrica nei confronti di un paziente, in determinate condizioni.

Chi è lo psicoterapeuta?

Dopo aver analizzato quali siano le determinazioni e le caratteristiche della psichiatria, oltre che di uno psichiatra, è importante prendere in considerazione anche tutto ciò che c’è da sapere relativamente allo psicoterapeuta. La psicoterapia è uno strumento clinico che permette di trattare, servendosi di strumenti non farmacologici, disturbi di natura psicopatologica. Gli psicoterapeuti, secondo l’ordinamento medico italiano, possono essere tutti i laureati in psicologia o in medicina, che però devono necessariamente ottenere una formazione post-laurea attraverso un percorso quadriennale presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal Miur, secondo la normativa vigente. 

Quella della psicoterapia può essere, a tutti gli effetti, riconosciuta come una qualifica aggiuntiva di natura normativa, oltre che un titolo che viene naturalmente aggiunto a quello già ottenuto attraverso la laurea. In altre parole, la psicoterapia è considerata come l’ultima strada di un percorso che un determinato paziente potrebbe seguire in caso di gravità psicopatologica.