Trading online, boom anche in Italia: scopriamolo meglio

Trading online, boom anche in Italia: scopriamolo meglio

Aprile 16, 2021 Off Di admin

Al giorno d’oggi, la parola “trading online” è diventata famose in tutto il mondo. Italia, inclusa. Anche il nostro paese, definito non casualmente “tradizionalista”, ha compreso come operare finanziariamente tramite la grande rete telematica fornisca, indubbiamente, degli innegabili comfort rispetto allo sportello bancario o postale. Non c’è da stupirsi, di conseguenza, se, oggi, sia il canale d’accesso prediletto dai comuni cittadini per allocare i propri risparmi in ambito finanziario.

Per quei pochi che ancora non lo sapessero, il trading online consente di effettuare operazioni di compravendita nei mercati finanziari sfruttando, direttamente, la grande rete telematica e i dispositivi remoti – come smartphone, pc o tablet – grazie ai quali è possibile farvi accesso. Per mercati finanziari, però, non si intende solo quello azionario, rappresentato in Italia dal FTSE-MIB, che viene citato, quotidianamente, dai telegiornali di tutte le emittenti televisive.

Forex e Criptovalute: due asset di grande richiamo per qualsiasi trader

Quando si parla di investimenti finanziari, infatti, lo scenario è decisamente più ampio rispetto al listino azionario. Ed il trading online, in tal senso, consente di poter operare su un numero decisamente ampio di asset, equity incluso, che sono diventati estremamente noti presso il vasto pubblico dei risparmiatori nostrani.

L’esempio più evidente, in tal senso, arriva direttamente dal mondo del mercato valutario, ben rappresentato dal forex. A differenza di quanto avviene allo sportello, dove la valuta estera è sempre scambiata con l’Euro, questo mercato offre la possibilità al risparmiatore di scegliere qualsiasi accoppiata valutaria, con lo scopo di individuare quella che sia in grado di fornire il rendimento migliore.

Se si opta, ad esempio, su GBP/USD (Sterlina/Dollaro), si è convinti che la valuta britannica possa rafforzarsi nei confronti di quella statunitense, mentre se invertiamo la coppia significherà che punteremo su un Dollaro forte nei confronti della Sterlina. Il Forex, ad oggi, è il mercato più liquido al mondo e consente di poter vendere in qualsiasi momento il proprio asset.

Un altro asset, però, è diventato sempre più ricercato dai trader, piccoli o grandi che siano, di tutto il mondo: le criptovalute. Se il Forex quota le valute tradizionali, quelle stampate delle banche centrali di tutto il mondo, il mercato delle criptovalute riguarda, direttamente, le cosiddette “monete intangibili”, che possono essere reperite solo ed esclusivamente tramite la grande rete telematica.

Pregi e difetti di ETF e CFD

Per alcuni analisti, queste valute sono destinate a dissolversi nell’arco di un decennio, in quanto non regolamentate da alcuna banca centrale; altri, invece, sostengono che saranno il futuro del mondo dei pagamenti ed avvalorano la propria tesi citando Microsoft, che consente, già oggi, di poter pagare alcuni beni o servizi tramite Bitcoin, la criptovaluta più scambiata e nota al mondo.

Negli ultimi dodici mesi, però, un altro asset finanziario è diventato di forte appeal per una fetta non indifferente di risparmiatori: il CFD, acronimo di Contract for Difference. Questo asset, va detto chiaramente, è particolarmente rischioso e dev’essere inserito, per importi contenuti, all’interno di un portafoglio finanziario strutturato e diversificato. Un elemento che è in grado, in caso di andamento avverso dei mercati, di poter fornire un buon supporto al trader.

I CFD, infatti, consentono anche di poter investire al ribasso sulla quotazione di un titolo, generando profitto, di conseguenza, quando lo stesso perde valore. In un contesto come quello attuale, dove la volatilità (seppur in questa fase al rialzo) sembra farla da padrona, investire una piccola somma del proprio portafoglio potrebbe risultare una mossa meno azzardata dell’epoca pre-pandemica.

Il trading online, inoltre, consente di poter investire nel mondo degli ETF, acronimo di Exchange Traded Fund. Essi non sono altro che fondi d’investimento che replicano, fedelmente, il valore di un determinato indice (benchmark) con costi decisamente meno elevati rispetto ai fondi comuni di investimento delle SGR. Gli ETF possono essere anche a leva finanziaria, componente che può ampliare, significativamente, i guadagni o le perdite.